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ORLANDO FURIOSO

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Cantata pantomima in un atto e 21 quadri scenici

Tecniche di espressione: mimo, danza, canto, recitazione, acrobatica, trampoli

durata spettacolo : 60 minuti

Introduciamo questa libera rielaborazione dell 'ORLANDO FURIOSO, capolavoro di Ludovico Ariosto, adattato a cantata pantomimica in 21 quadri musicali.

Questa proposta realizzata insieme ai ragazzi della Compagnia Bricabrac nel corso di più di un anno di impegno collettivo, è un singolare lavoro di teatrodanza ove però anche recitazione e canto hanno grande rilievo: si avvale di un'accurata ricerca musicale filologica (brani autentici medievali e rinascimentali in antica lingua catalana, occitana e persino magiara), nonchè del contributo di un musicista, il Maestro Tiziano Popoli, autore della composizione originale dei brani relativi agli episodi di Astolfo, il suo volo sulla Luna e la pazzia di Orlando; la sceneggiatura segue le suggestioni interpretative del testo raccontate da Italo Calvino riadattandole alla scena e l'idea scenografica, per quanto concerne décor, elementi scenografici e costumi, mette in atto una particolare ricerca stilistico figurativa ispirandosi alle sculture di Jean Tinguely e Fausto Melotti (in accordo con l'atmosfera « metallica » del poema ariostesco) e ai costumi-sculture di Roberto Capucci.
Questo Orlando Furioso si propone pertanto come modello ed esempio della tipologia e metodologia di lavoro condotto da Bricabrac con e per i ragazzi nel settore del teatro musicale.

Il lavoro di rielaborazione testuale privilegia ovviamente solo pochi episodi del poema:

in una Parigi di pura fantasia Carlo Magno Imperatore dei Franchi si arrocca coi suoi Paladini per difendere l'Impero cristiano dall'assedio arabo. In un susseguirsi spasmodico di duelli e battaglie, e poi incantesimi e tradimenti, si intrecciano le vicende amorose, ma non meno fiere e battagliere, tra Orlando, Rinaldo, Angelica, Bradamante, Ruggero...

Si è cercato soprattutto di rappresentare la dinamica delle contrapposizioni tra i personaggi, eventi e situazioni che creano un contraltare continuo di voci ed un infinito di fantastici intrecci narrativi.
Come dice Calvino: « ...è un poema che non si decide a cominciare né a finire... », tanto esso si rivela intrico fantastico, surreale, di vicende e passioni, personaggi estremi nel bene e nel male, e varia umanità.

Volando tra le pagine del capolavoro ariostesco, come l'Ippogrifo tra terre immaginarie, Bricabrac ha inteso « cantare » i versi del poema in una sorta di raccolta di quadri danzati, recitati e cantati, che arrivano allo spettatore come pagine sfogliate di un libro, e ricrea in scena il « metallico furoreggiar » del testo e il cozzar aspro d'armi e spade.

 

Realizzato da BRICABRAC, grazie al contributo del COMUNE E DELLA PROVINCIA DI BOLZANO

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MUSICHE DI:
musiche originali medievali occitane, catalane, magiare: Els Berros de la Cort, Tempradura, Krless.

brani di : H. Le Bars, Barbara, R. Aubry, T. Popoli

SCENE:
ispirate alle suggestioni plastiche di J. Tinguely e F. Melotti.
A cura di Mariapia Doliana

COSTUMI:
ispirati agli abiti-sculture di R. Capucci.
A cura di Armida Ostet.

COREOGRAFIA:
contemporaneo e rivisitazione dei balli di corte e di festa medievali

LINGUAGGIO:
libero adattamento dei versi dell'Ariosto e stralci dal commento di I. Calvino

FOTO:
Saverio Chindamo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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E-mail: giulimaur@yahoo.it